Se vi state avvicinando al mondo del Digital Marketing, può esservi capitato di sentire o di leggere una serie di acronimi simili tipo SEO, SEA, SEM. Cerchiamo allora di fare chiarezza focalizzandoci in particolare modo sulle attività di SEA.

SEM, ossia Search Engine Marketing, è il web marketing applicato ai motori di ricerca e comprende sia le attività di SEO che quelle di SEA.

Di SEO (Search Engine Optimization) ne abbiamo già parlato in altri articoli, per chi però non sapesse di cosa si tratti, con questo termine ci si riferisce all’attività di ottimizzazione del posizionamento organico di un sito nei motori di ricerca.

Il SEA, Search Engine Advertising, è invece l’attività di promozione a pagamento di un sito sui vari motori di ricerca, si tratta in pratica di annunci sponsorizzati. Cerchiamo in questo articolo di approfondire questo tipo di pubblicità.

All’interno della pagina dei risultati su un motore di ricerca, abbiamo al centro la sezione dei risultati “naturali” o “organici”, ossia quelli non a pagamento, ma semplicemente ben indicizzati; sopra, sotto o a fianco a questi abbiamo, invece, gli annunci sponsorizzati che, infatti, sono generalmente distinti con l’abbreviazione “ann.”.

Se vogliamo attivare annunci, ad esempio su Google o Bing, è innanzitutto necessario definire delle parole chiave (keywords) in corrispondenza delle quali verrà mostrato il nostro annuncio. Per questo motivo il Search Engine Advertising viene anche chiamato Keyword Advertising. Lo sviluppo di queste campagne parte, dunque, dallo studio delle parole chiave. Bisogna cercare di immaginare quali termini potrebbero essere utilizzati per cercare i nostri prodotti/servizi. Nella scelta delle Keywords bisogna tenere in considerazione una serie di aspetti:

  • Volume di ricerca: quante volte quella parola viene ricercata. Più è alta la frequenza di ricerca maggiore sarà la concorrenza;
  • Concorrenza: quanti competitors potrebbero essere interessati ad una data parola;
  • Coda: numero di vocaboli inclusi nella keyword. Più lunga è la coda minore sarà il volume e minore sarà la concorrenza;
  • Rilevanza: è il grado di relazione che c’è tra la parola chiave e il contesto del nostro sito/prodotto.

Una volte scelte le parole chiave, è necessario definire l’annuncio vero e proprio, quindi, il titolo, il testo, l’url visualizzata e l’url di destinazione. L’obiettivo nella creazione dell’annuncio è quello di creare massima pertinenza tra i suoi elementi, le keywords e il contenuto della landing page.

Creato l’annuncio, i diversi inserzionisti entrano in concorrenza tra di loro e il sistema di gestione avvia una vera e propria asta tra i partecipanti. Il metodo di pagamento per questo tipo di campagne viene definito CPC (costo per click), ovvero si paga solamente quando un utente clicca sull’annuncio. Dobbiamo, quindi, ora decidere quanto siamo disposti a pagare per un click. Più alta è l’offerta, maggiore è la probabilità che l’annuncio abbia un posizionamento alto tra i risultati di ricerca.

Il ranking di visualizzazione, ossia, la probabilità che l’annuncio venga visualizzato dopo una ricerca corrispondente, però non è dato solo dal CPC. Dipende, infatti, dal CPC e dal punteggio di qualità. Il punteggio di qualità è una stima della qualità dei tuoi annunci e delle pagine di destinazione verso cui si è indirizzati. Secondo Google i fattori che determinano il punteggio di qualità sono:

  • percentuale di click prevista: livello di probabilità della parola chiave di generare un clic sui tuoi annunci;
  • pertinenza degli annunci: grado di correlazione della parola chiave con i tuoi annunci;
  • esperienza sulla pagina di destinazione: livello di pertinenza e utilità della pagina di destinazione del tuo sito web per le persone che fanno clic sul tuo annuncio.

Uno dei principali vantaggi di questo tipo di pubblicità è quello di venire presentata solamente ad un pubblico che sta cercando esattamente quel tipo di prodotto o servizio non risultando, quindi, uno strumento invasivo. È, infatti, l’utente che si mette alla ricerca e clicca su un determinato annuncio. L’obiettivo è, ovviamente, quello di generare un traffico mirato verso il nostro sito e di conseguenza, convertire l’utente in un cliente o un potenziale tale.

Il Search Engine Advertising offre, inoltre, la possibilità di monitorare i risultati in maniera precisa ed immediata. Questo ci permette di calcolare il nostro ROI in maniera semplice e di conseguenza verificare il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Avendo la possibilità di stabilire e personalizzare il budget a seconda delle proprie esigenze e disponibilità, il Keyword Advertising risulta essere uno strumento adatto ad imprese di qualsiasi dimensione.

In conclusione possiamo dire che il Search Engine Advertising è uno strumento affidabile se usato con coscienza ed oculatezza e in grado di generare risultati sicuri, immediati e mirati, per questi motivi è ormai imprescindibile per chiunque voglia fare operazioni di advertising online in maniera efficace ed efficiente.

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