Partiamo dal principio: l’engagement è la capacità di costruire una relazione tra un marchio e un utente attivando un interesse in quest’ultimo, che a sua volta compirà un’azione a favore del marchio, come ad esempio un like, un commento o una condivisione.
In questo modo, non soltanto l’utente avrà stabilito un contatto o un rapporto con il marchio, ma porterà direttamente o indirettamente altri utenti a fare altrettanto: farà pubblicità attraverso il passaparola (digitale).
Uno dei metodi più nuovi ed efficaci per stabilire un engagement con gli utenti, ma soprattutto per spingerli a compiere un’azione e dunque aumentare il numero di conversioni, è il retargeting.
Il retargeting è una tecnica pubblicitaria che opera nel settore del marketing digitale e mira a intercettare gli utenti che hanno visitato un sito web senza compiere alcuna azione, “inseguendoli” per il web con annunci pubblicitari personalizzati. In termini pratici: se finisco volontariamente o meno sul sito di un produttore di calzini, nei giorni successivi vedrò ovunque nel web la pubblicità di quel produttore di calzini.
Le possibilità di ritagliare su misura la pubblicità non sono finite qui. Per esempio, è possibile incentrarla su un preciso prodotto che l’utente aveva guardato, oppure su caratteristiche diverse di quello stesso prodotto che l’utente non aveva considerato, o ancora mostrare pubblicità di prodotti simili.
Con il retargeting è quindi possibile personalizzare la pubblicità su ogni singolo utente e recuperare clienti che altrimenti avremmo già perso.
Il retargeting è una strategia di marketing mirata (sia verso i prodotti che verso gli utenti) che possiamo integrare per esempio attraverso AdWords (retargeting diventa così remarketing), ha una gestione flessibile per quanto riguarda i tempi e i luoghi dove visualizzare gli annunci. È consigliato infatti impostare una frequenza di visualizzazione degli annunci per singolo utente, ovviamente segmentare il target anche su variabili demografiche e geografiche, infine affidarsi ad un unico provider per evitare che gli annunci vengano visualizzati sugli stessi circuiti e perdano quindi di efficacia aumentando i costi.
Come funziona il retargeting? Tecnicamente il suo funzionamento si basa sui cookie e utilizza un codice Javascript per inseguire gli utenti sul web. Attivando una campagna di retargeting si inserisce un codice nel proprio sito. Quando arriva un nuovo visitatore, il nostro codice comunica al browser un cookie anonimo che seguirà l’utente mostrando soltanto a lui gli annunci pubblicitari che abbiamo scelto.
Semplice e mirato: un ottimo strumento di marketing.