Più efficace e in grado di raggiungere l’obiettivo con facilità </2>

Partiamo dal principio: il native advertising è una forma di pubblicità online che cerca di confondersi con i contenuti della pagine che la ospita, al fine di rendersi più omogenea rispetto ai contenuti e non distrarre l’utente dal contesto, anzi di coinvolgerlo.

Il mercato del native advertising in Italia è in crescita esponenziale perché riesce a raggiungere consumatori ormai bombardati di informazioni mediatiche e contenuti pubblicitari. Si inerisce in un contesto – il web – dove il coinvolgimento emotivo dell’utente e la qualità dei contenuti sono diventati imprescindibili, insieme alla creatività e alla trasparenza dei messaggi.

Con il native advertising i brand hanno la possibilità di allargare il proprio raggio di azione e, producendo contenuti di qualità sulla riga dello storytelling, i consumatori si sentono coinvolti anche emotivamente. Inoltre, l’utente ha a disposizione contenuti più vicini alle proprie necessità perché il native advertising propone messaggi correlati alle ricerche che l’utente sta già facendo.

La sempre maggiore attenzione al contesto, ai mezzi e al target del messaggio pubblicitario riesce a produrre un risultato interessante in un momento storico complicato e in un mercato che appare saturo.

In sostanza, il native advertising è una nuova configurazione della pubblicità tradizionale, e ha l’obiettivo di veicolare efficacemente un messaggio all’utente finale inserendolo all’interno di contesti coerenti come argomento. Per fare un esempio molto semplice: la pubblicità di un libro all’interno di un articolo che parla del premio Strega. Altri esempi più concreti sono i true view di Youtube o i post sponsorizzati di Facebook.

Vediamo come costruire un native advertising efficace.

Usare tutti i canali. Il native advertising permette infatti di sfruttare device differenti e quindi raggiungere target specifici e monitorare l’andamento della pubblicità rispetto al budget stanziato.

Formato corretto. Quale tipologia di native advertising fa al caso nostro? Ogni tipo ha caratteristiche diverse ed è congeniale a prodotti e target differenti. Contenuti sponsorizzati oppure social, infeed: scegliamo quella più indicata per messaggio e obiettivo.

Coerenza. Dobbiamo pensare al contesto entro il quale il messaggio pubblicitario viene veicolato: immagini, musiche, stile, parole e significati devono inserirsi in un ambiente per loro omogeneo, al fine di non distogliere l’attenzione dell’utente.

Obiettivi. Importante fissare degli obiettivi possibili da raggiungere, in relazione al target e al budget a disposizione.

Come abbiamo visto, nel native advertising è necessario studiare in modo approfondito non soltanto il target di riferimento, quanto l’ambiente e il mezzo interessati, perché le variabili si moltiplicano rispetto alla pubblicità tradizionale… Ma con un lavoro ben fatto il risultato è assicurato!