Come già abbiamo più volte detto, nella definizione della nostra strategia di marketing nulla deve essere lasciato al caso. Anche tutti quegli aspetti che potrebbero sembrare secondari o non determinati, vanno analizzati e presi in considerazione. Uno di questi è l’orario di pubblicazione dei nostri post sui social media.

Infatti, pubblicare nei tempi corretti consente un maggior numero di visualizzazioni, di condivisioni e, quindi, di click. Tutto ciò si traduce in un aumento dell’engagement dei nostri follower ma allo stesso tempo permette di fare lead generation.

In linea di massima, la regola dovrebbe essere quella che il miglior orario è il momento in cui la maggior parte del pubblico di riferimento è attivo su quello specifico social network.

Tuttavia, non esiste un orario ritenuto universalmente migliore per la pubblicazioni dei contenuti. Una buona pratica è quella di fare dei test di pubblicazione su diversi orari. Importante, è poi analizzare i dati dei propri post per comprendere in che fascia abbiamo maggiore interazione. Esistono degli studi che dettano delle linee guide, ma non è sempre detto che queste vadano bene per il nostro business. Questo perché il comportamento sui social media può variare a seconda del target di riferimento .

Ecco quali sono in media le tempistiche migliori per aumentare la nostra visibilità e portata:

Facebook: l’orario consigliato per postare su Facebook è tra le 13 e le 16. Questo è l’orario in cui si registra il maggior numero di click sia durante i giorni feriali che nel weekend. è sconsigliato pubblicare contenuti nel weekend prima delle 8 o dopo le 20. Una distinzione va fatta sulla base del tipo di destinatari della nostra comunicazione. Infatti, se la nostra attività è B2B, i giorni migliori sono in prossimità del weekend, mentre, per il B2C è durante il sabato e la domenica che si registra una maggiore attività. Importante è poi fare attenzione alla frequenza. Il pubblico deve essere mantenuto stimolato, inoltre, se la frequenza è troppo bassa l’algoritmo di Facebook potrebbe penalizzarci riducendo la visibilità dei post.

Instagram: questa applicazione sembra mantenere un coinvolgimento costante dei propri utenti, con un leggero picco il lunedì e un calo la domenica. Nonostante l’egagement sembra essere costante, sono in molti a sconsigliare gli orari di ufficio e suggerire, quindi, la mattina, pausa pranzo e la sera. Se vogliamo essere scrupolosi, ed è la cosa giusta, grazie ai dati di Instagram insight è possibile conoscere i nostri follower e le persone che interagiscono con la nostra azienda. Possiamo sapere, dove si trovano e dunque il loro fuso orario, l’età, il sesso, ma soprattutto, quando sono maggiormente attivi. Combinando fra loro le diverse statistiche possiamo farci un’idea precisa di quale sia il momento ideale per condividere i i contenuti.

Twitter: nel pubblicare su Twitter, il primo aspetto da tenere in considerazione, è il tempo di visualizzazione del contenuto, ossia la durata che esso ha nello streaming. Per far in modo che il nostro tweet non scompaia rapidamente, bisogna cercare di pubblicare fuori dai momenti in cui c’è un alto tasso di pubblicazione ma, comunque, in momenti in cui la percentuale di utenti connessi è alta. Gli orari consigliati sono dalle 12 alle 15 e alle 17. Per le attività B2B è preferibile twittare durante i giorni feriali mentre per le B2C nel weekend. Essendo un social cronologico, si consiglia di pubblicare più volte al giorno retweetando anche messaggi precedenti. Più si twitta, usando almeno due hashtag, maggiore sarà la visibilità e il numero di click.

Linkedn: il social B2B per eccellenza si presta per essere utilizzato in particolare durante i giorni feriali. I post pubblicati durante il weekend generano, infatti, un minor coinvolgimento. Gli orari migliori sono quelli che precedono o che seguono gli orari di lavoro e anche intorno alle 12. In quanto alla frequenza di pubblicazione, si consiglia di non eccedere, con un massimo di un post giornaliero.

Ci teniamo a sottolineare e a ricordare che una verità assoluta non esiste e che queste sono solo linee guida. La cosa giusta da fare è sempre quella di fare prove, raccogliere i dati e analizzarli. Cercare di conoscere i nostri follower per capire se hanno delle abitudini o preferenze differenti. Solo così potremo trovare il momento migliore per stimolare in nostro pubblico.

 

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