Funnel, imbuto. La traduzione letterale rispecchia bene questa attività di web marketing.

Il funnel marketing infatti altro non è che un imbuto immaginario dove, dall’imboccatura larga, entrano le visite degli utenti di un sito web, e dalla parte opposta escono conversioni.

Per sua natura, questo modello di marketing è applicabile soprattutto ai siti web che si occupano di e-commerce, per le landing page e le squeeze page, per tutti quei siti che hanno l’obiettivo di trasformare i visitatori in clienti.

L’obiettivo del funnel marketing è la composizione di un preciso target di contatti ai quali proporre un contenuto cui sono interessati, nel momento giusto e attraverso il canale migliore, per convertirli in clienti.

Vediamo nello specifico che cosa è il funnel marketing.

Immaginiamo un imbuto e dividiamolo virtualmente in tre parti: tofu, mofu, bofu, corrispondenti al top, middle e bottom of funnel. Ogni parte dell’imbuto è dedicata a una precisa attività.

Tofu. L’imboccatura larga contiene tutti i contenuti che generano traffico per il sito web, come per esempio i post, gli articoli, i comunicati stampa, video, guide…

Come un liquido, il traffico generato nella parte superiore scende nel mezzo dell’imbuto.

Mofu. Qui avviene la trasformazione dei lead in prospect, quindi dei contenuti: video più specifici, ebook…

Bofu. Ecco i contenuti che generano visite e contatti utili alle conversioni: guide scaricabili gratuitamente, offerte per sconti e coupon, demo…

Parallelamente alla trasformazione dei contenuti, avviene quella dei visitatori in clienti.

Una buona strategia di marketing deve concentrarsi per tutta l’altezza dell’imbuto, dall’imboccatura fino alla parte finale. Aumentare il numero dei visitatori è un lavoro enorme che non vale i risultati ottenuti, se non c’è una lavorazione dei lead. Il marketing non è un fatto meramente quantitativo, ma in egual misura qualitativo.

Vediamo allora alcune strategie per il funnel marketing.

Identificare la fonte dei contatti e dei clienti. È la prima azione da fare per riempire l’imboccatura del nostro imbuto.

Calcolare il tasso di conversione della propria landing page per incrementarlo, mappando il percorso più utile e veloce.

Capire i bisogni dei contatti e dei clienti per riuscire a soddisfarli e trasformare le loro azioni in conversioni.

Monitorare i risultati del percorso all’interno dell’imbuto per trovare la strategia che meglio si adatti al proprio business.

Ricordiamo una cosa importante: più il funnel è corto, meno possibilità abbiamo che i nostri utenti si disperino. Essendo un percorso articolato in più step, quando adottiamo questo metodo di funnel marketing dobbiamo considerare la quantità di utenti che saremo in grado di gestire. È fondamentale, oggi, dedicare tutta l’attenzione possibile per ogni singolo utente, se vogliamo trasformarlo in cliente.

 

 

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